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GALLERIA 2O18
15 SETTEMBRE 2O18
OASI di ARGENTA - IL CAPANNO L' ABBEVERATA
15 FEBBRAIO 2O18
OASI di ARGENTA - IL CAPANNO della POIANA
GALLERIA 2O17
OTTOBRE 2O17
1° OTTOBRE - IL CAPANNO degli AIRONI - con ROBERTO POLLASTRI
GIUGNO 2O17
19 GIUGNO - IL CAPANNO degli AIRONI - con ROBERTO POLLASTRI
GALLERIA 2O16
AGOSTO 2O16
21 AGOSTO - IL CAPANNO " ABBEVERATA " - CON ROBERTO POLLASTRI
APRILE 2O16
28 APRILE
Galleria IMMAGINI di © Massimo Gozzo
22 APRILE
Il capanno galleggiante "ARCA" e le Sgarze ciuffetto
GALLERIA 2O15
IMMAGINI di © ROBERTO POLLASTRI - 2O15 - IL CAPANNO " POIANA "
15 GENNAIO 2O15 - NUOVA GALLERIA IMMAGINI
UN' OASI "FAMILIARE", ...CHE MI RIPORTA INDIETRO NEL TEMPO
...quanti ricordi che mi accompagnano ogni volta che vado in queste zone!!! Valcampotto, o Vallesanta, o ancora Oasi delle Valli di Argenta... Comunque le si voglia chiamare, queste zone mi hanno sempre affascinato e rapito, tanto erano ricche di opportunità fotografiche e di presenze di ogni specie animale possibile. In realtà, la zona di Campotto Vallesanta, era solo la prima delle tappe da esplorare. Mentre ci si avvicinava al Delta del Po, a Fossa di porto, Punta Alberete e alla Valle Zavalea: tutte zone, fin da allora già famose come veri Santuari ornitologici. Poi si procedeva verso la Penisola di Boscoforte (...oggi ribattezzata come "Volta scirocco"), sulle Valli di Comacchio...e di Fenicotteri , allora, non se ne vedeva nemmeno uno! Ma quelle zone pullulavano di ogni specie rara. Almeno per me che vi arrivavo dall'entroterra, e non ero abituato alla visione di una tale quantità e varietà di soggetti. La pratica e la passione per "Birdwatching" in quegli anni stavano prendendo piede anche in Italia, e l'interesse si allargava a macchia d'olio. Allora ci si spostava in piccoli gruppi di appassionati, sfidando il caldo e le zanzare, armati di Reflex, binocolo, e con l'immancabile "Manuale di riconoscimento dell'Avifauna europea". La qualità "tecnico-fotografica" dei risultati ottenuti, per la verità lasciava molto a desiderare!!! Non era possibile avvicinare tanto i soggetti da riprendere, e le attrezzature fotografiche non erano all'altezza di quelle attuali. Ma i luoghi, e la concentrazione di specie osservabili resteranno memorabili.